PAOLO SICA, L'immagine della città da Sparta a Las Vegas, Bari, Laterza, 1970 (2ª ed. 1991).
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1ª edizione (1970) |
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2ª edizione (1991) |
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PAOLO SICA, La imagen de la ciudad. De Esparta a Las Vegas, Barcelona, Gustavo Gili, 1977 |
L'immagine della città da Sparta a Las Vegas è una storia dell'idea di città così come è stata intuita, immaginata o teorizzata dall'uomo a partire dalle prime civiltà urbane fino alle megalopoli dei nostri tempi. Il lavoro tuttavia va ben oltre questo spunto iniziale. Il confronto inevitabile fra la città sognata e la città reale dà modo all'autore di allargare le osservazioni e i riferimenti sia al patrimonio culturale nel suo complesso, e ai suoi rapporti con le teorie urbane, che agli insediamenti umani realizzati nei successivi periodi della storia. Vengono così alla luce, in un'ampia rassegna di teorie sulla città, accanto a immagini e modi di pensiero ricorrenti, che affondano le loro radici in elaborazioni antichissime, motivi nuovi legati ad esperienze storiche particolari: dal miraggio della stabilità di Sparta e della armonica geometria di Atene, alla diffusione della più spregiudicata koinè dell'immagine nella romanità imperiale; dalla trasfigurazione cristiana della città, alla riscoperta della polis civile, alla aspirazione alla città perfetta, e poi al ripiegamento nell'utopia.
Eppure la storia della città antica è solo l'antefatto del tema più importante del libro: la crisi della storia urbana e delle teorie sulla città che inizia con la rivoluzione industriale e assume dimensioni via via più macroscopiche con la rivoluzione delle comunicazioni di massa. Le contraddizioni della città borghese ottocentesca e le proposte innovatrici dei riformatori urbani offrono all'A. lo spunto per precisare le linee fondamentali di una moderna disciplina urbanistica. Il dibattito culturale e le proposte per la città si muovono però in un ambito fortemente delimitato dall'industrialismo dirompente che sembra lasciare spazio solo a soluzioni radicali: utopia retrospettiva o utopia tecnologica, rifiuto della città industriale o sua esaltazione.
L'invasione dei mass media, le dimensioni elefantiache delle metropoli in quest'ultimo scorcio di secolo insieme con i problemi più drammatici della città moderna (inurbamento, traffico) se da un lato hanno sollecitato un approfondimento teorico e un continuo ricambio con le correnti di pensiero più avanzate, dall'altro hanno verificato la scarsa incidenza sulla realtà del dibattito teorico. Costretto a passare dall'immagine della città all'immaginazione per la città, il pensiero urbanistico contemporaneo sembra ridursi spesso ad un sovrapporsi frenetico di alternative non verificate.
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