Paolo Sica nota biografica |
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Paolo Sica nasce a
Livorno il 30 aprile 1935. A Firenze, eccetto una breve parentesi romana
durante il periodo bellico, trascorre gli anni della fanciullezza; frequenta il
Liceo Michelangelo e, in seguito, la Facoltà di Architettura dove si laurea nel
1960 con Ludovico Quaroni. La sua formazione continua a Londra dove lavora
presso il London County Council e negli Stati Uniti, dove nel 1962 consegue un
Master Degree presso l’University of Illinois, Urbana.
Tornato a Firenze diviene
assistente di Edoardo Detti, partecipa a concorsi di architettura e
urbanistica, collabora alla stesura del Piano Intercomunale del comprensorio
fiorentino (1965), pubblica un saggio dal titolo Traffico e forma urbana
in cui si delineano le basi di quello che sarà uno degli interessi del suo
operare. Del 1967 è il progetto sperimentale per l’asse attrezzato di
scorrimento, promosso dal Centro Studi Nicola Pistelli; del 1968 il progetto
per il ponte viadotto presso le Cascine all’Indiano, oggetto di un concorso
appalto vinto in collaborazione con Adriano Montemagni.
Tra il 1968 e il 1969
compie un nuovo soggiorno negli Stati Uniti, come visiting professor
presso l’University of Illinois e fellow presso il Center for
Advanced Study della stessa università. Al rientro in Italia pubblica, nel
1970, presso l’editore Laterza, il volume L’immagine della città da Sparta a
Las Vegas.
Docente di Disegno del
Territorio, di Urbanistica e di Progettazione Urbanistica nella Facoltà di
Architettura di Firenze, dove è professore ordinario dal 1981, la sua attività
spazia dalla teoria alla storia, alla pratica, attraverso la partecipazione a
numerosi concorsi: del 1972 è il progetto Amalasunta, vincitore del concorso
internazionale per la nuova università di Firenze, in gruppo con Edoardo Detti,
Vittorio Gregotti e altri; del 1979 il progetto per un parco museo a Pistoia;
del 1981 il concorso per la nuova stazione di Bologna; del 1987 il progetto per
il recupero dell’ex carcere delle Murate.
Dal 1976 al 1980 ha
pubblicato presso l’editore Laterza i volumi della Storia dell’Urbanistica,
Il Settecento, l’Ottocento, Il Novecento, e l’Antologia di Urbanistica;
fra gli altri suoi numerosi scritti, sempre per l’editore Laterza il volume
Rimini nella collana Le città nella storia d’Italia (1982).
Tiene lezioni presso
numerose università in Europa e negli Stati Uniti e, nel biennio 1982-84, è
docente di Theorie et Histoire Urbaine presso l’Ecole
d’Architecture di Ginevra.
In collaborazione con la
cooperativa Arcoprogetti partecipa a vari progetti di architettura e
urbanistica, tra cui il recupero ambientale della Valle dell’Arbia e il
P.E.E.P. per la zona di Taverne d’Arbia (1981), il piano regolatore generale di
S. Giovanni Valdarno (1981-83), la seconda circonvallazione urbana e la nuova
stazione ferroviaria ai Macelli a Firenze (1984).
Nel 1982 è incaricato
insieme a Gianfranco Di Pietro e Marco Dezzi Bardeschi degli studi per il
recupero dello Spedale di S. Maria della Scala a Siena. Dal 1985 al 1987 è
incaricato dalla Società Fondiaria, insieme a Gabriele Faieta e Anna Olivetti,
di redigere il piano per il nuovo insediamento a Castello. Nel 1987, in
occasione del centenario della nascita di Le Corbusier, cura in collaborazione
con Giuliano Gresleri la mostra "Le Corbusier, Il viaggio in Toscana
1907" tenuta alla sala Bianca di Palazzo Pitti, e il catalogo pubblicato
da Marsilio.
Muore a Parigi il 27
settembre 1988.
I suoi scritti e progetti
per Firenze sono raccolti in un volume postumo, pubblicato nel 1989
dall’editore Marsilio.
Fiordaliso Addio, anch’esso pubblicato
postumo, raccoglie saggi autobiografici su Firenze, ai quali ha lavorato nell’ultimo
periodo della vita.
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